Digiuno Intermittente.

Ciclicamente torna di moda questa strategia nutrizionale. Sono anni che, periodicamente, lo utilizzo con varianti differenti.
A prescindere delle ipotesi più o meno validate scientificamente sugli effetti, di medio-lungo periodo in riferimento alla prevenzione di patologie e invecchiamento in salute, il motivo principale per cui applico su di me il digiuno intermittente, è per gli effetti che riscontro a livello mentale:

– In acuto maggiore lucidità e capacità di concentrazione.

-In cronico, maggiore attitudine alla disciplina ed all’ottimizzazione del tempo.

La variante e modalità di applicazione che utilizzo con maggiore frequenza è:

-16/8 per due-tre giorni a settimana

-Ultimo pasto alle tra le 17 e le 18 30.

-Breve allenamento “aerobico” a moderata intensità (zona 2 FC) per 10-30 minuti, a sensazione e monitoraggio di qualche parametro, alla fine del periodo di digiuno.

-Colazione tra le 9 e le 10 30.

-Scelgo i giorni della settimana in base ad organizzazione, convivialità, obiettivi legati alla performance mentale.

-le attività che implicano concentrazione mentale come lo studio, avvengono soprattutto nel periodo di digiuno.

N.B.: non intraprendere un percorso di digiuno intermittente senza aver prima consultato un professionista sanitario della nutrizione, perché in alcuni casi può avere controindicazioni ed effetti collaterali oltre che portare effetti anche opposti a quelli desiderati anche in ottica di performance mentale.

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